Lungo il corso del torrente Tammarecchia, erano ubicati diversi mulini ad acqua che rappresentano un’ affascinante testimonianza della storia della popolazione del luogo e della loro evoluzione tecnologica.

Queste strutture sfruttavano la forza dell’acqua per generare energia meccanica, che veniva utilizzata per muovere le macine e trasformare i prodotti della terra, come il grano in farina.

“Il mulino di Zi Ricuccio”, appartenente alla famiglia Mascia è l’unico ristrutturato. Durante la visita sarà possibile visitare gli spazi interni dove sono ubicati: “ro farinar”, il cuore del mulino, così denominato poiché vi si depositava la farina; e “le mole”: una per il grano, l’altra per il granturco, coperte dalla “tremoia”, involucro di legno su cui poggia la tina.